giovedì 21 febbraio 2008

L'AIA,MEZZODI - T.F.MID DAY


Olio su tela-oil on canvas
40x50

Sui crinali della bassa murgia il fragno resta ancora indisturbato e dove è pianura,i campi di grano e foraggio si stendono in attesa,sotto questo cielo avaro di lacrime.

Li cintano i muri a secco,che per chilometri testimoniano l'intervento dell'uomo su questa terra dall'anima di pietra,troppo magica per non essere dipinta;

A giugno,con l'arrivo dell'arsura i campi,verdissimi fino alla trebbiatura,mutano d'aspetto da un giorno all'altro e dove era solo un mare di erba alta appaiono i covoni,come fossero spuntati dalla terra,a creare magnifici giochi d'ombra e di luce...

Viene l'arsura e tutto si veste di un giallo pallido,come se la vita fosse ricacciata nelle viscere della terra;giallo secco e muri e il grigio della pietra che ora sembra star per spaccarsi sotto il sole di luglio. Interminabile estate che acceca persino il ricordo dell'ultima festa di colore,quando a Maggio ogni cespuglio buttava un fiore.L'unico verde quello del fico e delle pale di fico d'india color carminio,l'unico verde quello del fragno,che pure ha nelle fronde i toni vermigli di quell'arsura,oppresso dalla selva di cardi secchi e di calcare,che solo a guardarlo per dipingere ti viene sete...

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